Tutto comincia nel lontano 1978 quando un gruppo di amici appena diciottenni decisero di osservare tutti i tipi strani che incontravano durante la quotidianità, presto l’osservazione si tradusse in imitazione dando libero sfogo ad interpretazioni e improvvisazioni spontanee. Prima di tutto c’è da considerare lo scenario, il periodo era quello delle radio libere e dell’invasione della disco music , molti di noi associarono canzoni inglesi al dialetto catanese facendo scaturire le parodie di canzoni famose con un tocco di qualcosa di catanese. In questo contesto dove da una parte l’Italia veniva invasa dalla disco music, l’altra invece conviveva in un tessuto sociale ancora radicato alle vecchie regole e agli altrettanto vecchi modi di dire , per cui noi giovani ,di quei tempi, siamo stati il ponte tra le vecchie generazioni, dei proverbi, e quelle di oggi, diciamo emancipate. A quei tempi era facile sentire gente che parlasse in dialetto intercalando termini in pseudo italiano e scatenando la magia della risata ad es. “Ci devo dire una palora”.L’attività di osservazione si espletava quotidianamente ognuno di noi scrutava un individuo per poterne fare poi l’imitazione e quando si era in gruppo ridere tutti assieme. Quasi nessuno si salvava dalle osservazioni ed imitazioni, professori, salumieri, nonni, zii e chiunque fosse un poco più strano veniva processato e imitato subito dopo. Molte di questi personaggi si sono persi nel tempo altri invece si sono marcati nella memoria di qualcuno di noi , lo Zio Orazio con la Tigna è stato uno di questi casi. Da premettere che nessuno di noi viveva nei quartieri citati negli scherzi telefonici e tantomeno apparteneva a famiglie dove si usasse questo tipo di linguaggio. Un giovane del gruppo con una spiccata fantasia e una grande immaginazione e con ottime capacità di recitazione, decise di usare questo personaggio per i suoi scherzi telefonici, scherzi che erano quotidiani e di sicura riuscita soprattutto quando il telefono era un mezzo da prendere con serietà. Ma come è nato il personaggio ? Esso scaturisce dal mix , anzi dal bimix di due individui , uno di questi era lo Zio Santo che vendeva gelati da un furgoncino d’avanti l’UPIM di Via Gabriele D’annunzio a Catania, si chiamava Jolly Gel, e fu uno dei primi a stravolgere la tradizione del gelato artigianale così buono spacciando per gelato invece una pseudo schiuma al burro,ma il gusto era gradevole e faceva affari. Sottolineo che questo personaggio era veramente qualcosa di caratteristico entrava in un bar e ordinava con la sua bella vocina “Na sambuca ca musca” che in pratica era con il chicco di caffè. L’atro personaggio molto conosciuto anch’esso trattasi dello Zio Arazio l’usuraio, noto professionista di Catania che prestava soldi al 5 e cioè 5-10% di interessi al mese. Tutto questo accadeva alla fine degli anni 60. ZA , a quei tempi, era ancora un ragazzino e andava a comprare il gelato dalla Zio Santo e nella sua fantasia rimasero impressi questi due personaggi che poi dopo altre rielaborazioni diedero vita allo Zio Arazio con la Tigna. E fu così che alla fine degli anni 70 cominciarono gli scherzi interpretati da ZA ,lo chiameremo così per comodità, e la sua valida spalla Agatello. Molti di questi scherzi partirono dagli studi di Radio Catania con la partecipazione di più interpreti, gli altri del gruppo conducevano altri programmi in altre radio ma sempre con lo stesso obiettivo “ I tipi Strani”. Quando erano in atto gli scherzi telefonici, sempre e rigorosamente a tarda sera, tutti i presenti andavano in un'altra stanza perché sicuramente non avrebbero potuto frenare le risate mentre i due interpreti si vestivano del ruolo dei personaggi ed imperterriti conducevano il loro scherzo, facendo rivivere le marionette create nelle fantasie ed adattandole alla conversazione. Le storie erano sempre inventate sul momento la “Cana Niura” non è stata studiata a tavolino ma fu un argomento improvvisato , per fare ciò era necessario che l’interprete principale da poche frasi dovesse capire quale filone perseguire, e dobbiamo ammettere che ha avuto quasi sempre naso. Anche molti modi di dire sono stati una sua invenzione il ripetere “mai , mai , mai , mai” all’infinito o inventare un nome come il “Busuraio con la cambiala al 5” oppure inventarsi una moneta come “MAA” che scaturiva da una famoso detto di piscaria MAALIRE etc. Tutto questo dobbiamo prenderne atto è stata capacità immaginativa e interpretativa messa in scena di un singolo individuo ZA. Volete sapere da dove viene l’idea di usare una macchina come la mini mini rossa? Ecco la risposta , la sera uno degli amici con la fissazione delle auto e delle corse, si appropriava della macchina del padre, una GIULIA 1300 103 CV nuova fiammante bianca, premetto che il conducente aveva il foglio rosa e gli altri passeggeri nulla perché ancora diciasettenni, e così tutti noi salivamo su e si andava a fare scorribande per le vie di Catania a quei tempi non c’erano i pub come oggi, ma solo alcuni quartieri malfamati ed altri completamente desolati e allora si andava alla circonvallazione per , come dicevamo noi, stirare con altre macchine e quindi si ingaggiavano delle stirate contro individui poco raccomandabili che avevano come macchina proprio la mini rossa, quindi nella nostra mente la mini rossa diventò la macchina dello zavoldo. Queste scorribande durarono qualche anno e devo essere sincero in quelle sere ci divertivamo da matti facendo scherzi e stirate. La mattina poi l’ignaro padre prendeva la sua macchinetta per andare in ufficio senza sapere nulla di quello che aveva vissuto la povera Giulia la sera precedente. Altri personaggi furono inventati nel frattempo, ispirati da scene prese di qua e di la ad esempio la zia Maria che gestiva un rinomato casino al centro di Catania. Erano i tempi degli ZA ZU tutti i rispettabili si chiamano Zio a Zia. Molti altri personaggi invece furono presi dalle sale cinematografiche di un tempo, quasi sempre di tipo porno, dove andavamo non per vedere i film ma per osservare i frequentatori e prendere spunti. Ricordo ai giovani di oggi che il cinema passò dai primi del 900 muto a quello commentato e poi ai tempi nostri parlato. Ma cosa era il cinema commentato? Il cinema commentato era che durante una scena qualcuno in sala , ad alta voce, esprimeva un commento inerente la scena stessa e scatenando così una risata collettiva . Non potete immaginare quante battute e quante detti veramente originali e caratteristici abbiamo appreso dalle sale cinematografiche commentate. Durante le giornate si vedeva spesso ZA soffermarsi a parlare con tipi strani che avevano un linguaggio tra l’omertoso e l’osseguioso con modi di dire quasi incomprensibili, lui si soffermava e gli dava da parlare per carpirne tutti i modi di dire e per far crescere i suoi personaggi. Spesso ZA conversava con presunti maghi, gente che vendeva frutta o che aveva bancarelle e ambulanti che in gergo lui chiamava “BULANTI”. Al tempo furono fatti e registrati tanti scherzi telefonici ricordo ancora le telefonate ad una nota radio libera Catanese dove la maggior parte degli ascoltatori si trovava in villeggiatura in una nota piazza di Catania e allora la Zio Arazio salutava tutti i suoi amici di infanzia con una lunghissima lista di soprannomi che solo a sentirli ci si sganasciava dalle risate. Altro episodio dei tempi da ricordare era il soprannome, si siamo stati dei precursori in tal senso, quello che oggi chiamiamo Nickname o Surname i catanesi doc lo avevano chiamato “U PECCURU” moltissimi anni prima e così quelli che veramente contavano perdevano il loro nome di battesimo ed acquisivano il soprannome. Questi soprannomi poi li ritroverete nello scherzo di Hotel Vienna. Ma come si sceglievano le vittime? Semplice dall’elenco telefonico e a caso, si cercavano i nomi strani non comuni per poter poi imbastire una trama. Quindi come vedete non c’era nulla di premeditato ma tutto era casuale ed improvvisato. Dopo così tanti scherzi sono rimaste le tracce di essi ,le cassette, lasciate qua e la, molte di esse perse, e così fu che dopo tanti anni navigando su YOUTUBE risentii delle voci a me familiari , ma chi sarà stato a metterle in linea ? Mi chiesi ? Sicuramente gli autori che non sentivo ormai da anni , cerco di contattarli e ritrovo ZA il quale dopo una gran bella accoglienza mi dice che nessuno del gruppo ha pubblicato niente, ma se lo avevano fatto altri andava bene lo stesso alla fine è venuta in superficie una realtà. Ed eccoci allora adesso a fare noi da spettatori ritornando ai nostri vecchi ricordi tutte le volte che ascoltiamo una di queste bellissime conversazioni. Ultimamente frugando nella soffitta dello Zio Arazio abbiamo riesumato un'altra serie di inedite registrazioni, ve ne consiglio vivamente l’ascolto verranno messe OnLine su YOUTUBE.
Buon Ascolto
Turi U Pitturi
papareddu, ma unni ti nficcasti?
RispondiEliminaTi stiamo cercando in tutti i modi ma non abbiamo email o nessun altro contatto. Facci sapere. Abbiamo un sacco di domande sul zio, e dieci anni e piu' dopo dal primo upload su youtube solo tu puoi chiarcele.
Fallo per noi.